Veglia funebre: quando si fa e perché

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La veglia funebre è un momento di condivisione e raccoglimento attorno alla persona defunta. È sicuramente considerato un momento molto delicato e carico di dolore per la famiglia, ma in questi casi, presentarsi è il miglior modo per dare conforto o riceverlo.

Potrebbe essere visto come un ultimo saluto, con il coraggio di portare a galla e rivivere tutti i momenti positivi ma anche negativi passati con quella persona.

È un momento che precede la tumulazione del defunto, in cui ci si riunisce per salutare per l’ultima volta quella persona che si ha tanto amato, prima che venga ufficialmente sepolta.

Le origini della Veglia funebre e il suo significato

Questa tradizione risiede le sue radici in origini molto antiche, ancor prima dell’arrivo della religione. Il motivo principale è perché l’uomo ha sempre sentito il bisogno di accompagnare il defunto verso il suo viaggio, oltre l’aldilà.

Infatti, nonostante sia sempre stato caratteristico notare usanze diverse tra i vari popoli, è ancor più notevole osservare come, oggigiorno, queste tradizioni permangono e mantengono una certa importanza tra le famiglie italiane.

Sebbene sia ormai sempre più comune affidarsi ad un’agenzia funebre che mette a disposizione la camera ardente per l’esposizione e l’ultimo saluto al corpo del defunto, è bene ricordare che prima questa pratica veniva svolta all’interno delle abitazioni.

In Calabria, per esempio, i parenti possono vegliare il corpo del defunto solo durante il giorno perché, con l’arrivo della notte, il posto viene ceduto agli amici che devono essere uomini.

Oppure, in Sardegna le donne siedono attorno al defunto con le mani al petto, gli amici e i parenti vegliano il defunto durante il giorno, mentre la notte è consentito solo agli uomini.

Sono tradizioni che persistono negli anni e che risiedono in origini di un tempo ormai remoto e, potremmo dire, cozzano con quello che pensa attualmente la nostra società. Ma, nonostante ciò, questo ci fa comprendere profondamente quanto sia importante per l’uomo accompagnare il defunto fino all’ultimo, a voler così dimostrare la sua vicinanza.

Veglia funebre in casa

Come abbiamo già anticipato, portando alla luce esempi di tradizioni meridionali, la veglia funebre è un’usanza antica che, con i giorni odierni, sta scomparendo.

I parenti del defunto preferiscono far gestire la situazione ad agenzie funebri che, con la massima professionalità e rispetto, mettono a disposizione delle camere ardenti per far sì che avvenga l’ultimo saluto.

Tuttavia, organizzarla in casa e se fatta bene, risulta essere l’opzione più gradevole e opportuna, perché si viene a creare un’atmosfera più intima e concede anche tempi più lunghi per salutare la persona amata.

In particolare, della preparazione se ne occupa l’agenzia funebre. In questo caso, Onoranze Funebri Bocchetti impiega tutta la sua professionalità e osservanza nei confronti della casa e della famiglia, provvedendo a liberare la stanza, coprire gli specchi, posizionare un supporto per la bara del defunto e ornare la camera con dei fiori, se richiesto.

I fiori ricoprono un ruolo fondamentale perché rimandano ad un’atmosfera più gradevole e rispecchiano la bellezza di un’anima che ormai non c’è più.

Un ultimo saluto

In conclusione, la veglia funebre rappresenta, come abbiamo visto, una chiave della tradizione, un ponte che collega il passato con il presente, ma rappresenta anche un’ultima connessione che si cerca per salutare e per mostrare la propria vicinanza verso la persona che tanto abbiamo amato e che ormai non c’è più. Si tratta di un momento importante e delicato, per questo noi di Onoranze Funebri Bocchetti vi assistiamo nel miglior modo possibile, dando accortezza ai vostri desideri con il maggior rispetto.

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