Cos’è l’autocertificazione di morte?

cos'è autocertificazione di morte
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L’autocertificazione di morte è un documento scritto e firmato dal richiedente che sostituisce in determinati casi la certificazione di morte ufficiale rilasciata dal Comune. Questo tipo di documento permette di risparmiare tempo poiché non è necessario attendere il rilascio ufficiale della certificazione di morte.

Come usare l’autocertificazione

L’autocertificazione di morte è principalmente utilizzata per le comunicazioni con gli uffici della Pubblica Amministrazione, in conformità all’articolo 15 della legge n.183 del 2011. Gli organi della Pubblica Amministrazione non possono richiedere la certificazione di morte quando è disponibile un’autocertificazione.

Tuttavia, nei rapporti con soggetti privati, la scelta tra autocertificazione e certificazione di morte è a discrezione del richiedente. Se un privato preferisce una certificazione di morte ufficiale rilasciata dal Comune, ha il diritto di farlo, e il Comune è tenuto a fornirla.

Come compilare un’autocertificazione di morte

Per redigere un’autocertificazione di morte, è possibile utilizzare modelli disponibili sui siti web degli uffici della Pubblica Amministrazione o scriverne una personalmente. Tuttavia, è importante includere alcune informazioni chiave:

  1. Dati anagrafici del dichiarante: Includere il proprio nome, cognome, luogo e data di nascita.
  2. Grado di parentela: Specificare il grado di parentela tra il dichiarante e la persona deceduta, ad esempio, discendente, ascendente, coniuge, fratello o sorella.
  3. Dati anagrafici della persona deceduta: Includere il nome, cognome, luogo e data di nascita della persona defunta.
  4. Informazioni sul decesso: Indicare il luogo e la data in cui la persona è deceduta.

Infine, è fondamentale concludere l’autocertificazione con la frase “consapevole delle sanzioni penali di cui agli articoli 75 e 76 del D.P.R. n. 445 del 2000, previste in caso di dichiarazioni mendaci o non veritiere.” Questa affermazione sottolinea l’importanza di fornire informazioni accurate, poiché dichiarazioni false possono comportare conseguenze penali.

L’autocertificazione deve essere firmata dal dichiarante e deve essere allegata una fotocopia di un documento d’identità valido.

Conseguenze delle dichiarazioni mendaci

È cruciale sottolineare che dichiarazioni mendaci o non veritiere in un’autocertificazione sono soggette a conseguenze penali, come previsto dagli articoli 75 e 76 del D.P.R. n. 445 del 2000. Pertanto, il dichiarante deve essere consapevole dell’importanza di fornire informazioni accurate e veritiere nella propria autocertificazione.

La firma del dichiarante

La firma del dichiarante sottolinea l’autenticità dell’autocertificazione. È importante che il dichiarante inserisca la propria firma in modo leggibile e conforme alla firma presente sul documento d’identità allegato.

Allegare una copia del documento d’identità

Per confermare l’identità del dichiarante, è necessario allegare una fotocopia di un documento d’identità valido. Questo documento deve essere facilmente riconducibile alla persona che compila l’autocertificazione.

Promemoria per compila un’autocertificazione di morte

Ricordate che l’autocertificazione è un’alternativa pratica alla certificazione di morte in situazioni in cui è richiesta una comunicazione con gli uffici della Pubblica Amministrazione. Tuttavia, l’accuratezza e la veridicità delle informazioni fornite sono fondamentali per evitare conseguenze legali. Se si preferisce, è sempre possibile richiedere una certificazione di morte ufficiale al Comune, soprattutto quando si tratta di rapporti con soggetti privati o questioni di eredità.

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